Associazione Salute

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Vaccino influenza: rischi sottovalutati

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vaccinazione_bambinoContinuano le segnalazioni di morti sospette legate alla somministrazione del vaccino antinfluenzale Fluad. Si allarga, infatti, la vicenda partita dal ritiro di due soli lotti del prodotto della Novartis da parte dell'Agenzia italiana del Farmaco a causa di tre decessi sospetti a 48 ore dalla vaccinazione. Oggi però sono arrivate altre segnalazioni, già si parla di 11 morti. Viene il sospetto che solo adesso emergono i casi dubbi, in altre occasioni vengono sottaciuti. Nessuno risponde delle scelleratezze su influenza H1N1...

L'AIFA non ha reso nota l'età delle persone decedute né informazioni circa le loro condizioni generali di salute pre-vaccino. A quanto si è appreso, però, i tre casi di decesso si sarebbero verificati tra il 12 e il 18 novembre scorsi in Sicilia (un uomo di 68 anni e una donna di 87). Intanto il numero delle morti sospette è salito a 11. Ora si valutano persino riesumazioni di salme di altre morti sospette.

Si susseguono le note sdrammatizzanti e rassicuranti i benefici del vaccino superano abbondantemente i rischi, Si continua, dunque, a 'raccomandare' di sottoporsi alla vaccinazione agli over 65, bambini oltre i 6 mesi d'età, adolescenti e adulti che abbiano malattie croniche, donne che siano tra il secondo e il terzo mese di gravidanza nel periodo di esplosione dell'influenza; ricoverati, ma anche dipendenti in ospedali e strutture sanitarie varie. Per tutte queste categorie la vaccinazione è gratuita.

Si continuano a dare numeri di morti per influenza, che ammonterebbero a 8.000 l'anno, ma tra questi quanti siano dovuti realmente, direttamente o indirettamente, all'influenza? Il dubbio rimane. Qualcuno potrebbe ricordare che tutti morivano per influenza A-h1n1 (influenza suina) o i segreti del vaccino contro influenza A-H1N1... Per non parlare di effetti indesiderati gravi. Cade a fagiuolo la sentenza del Tribunale di Milano che condanna il Ministero della salute a pagare i danni ad un bimbo affetto da autismo, al quale nel 2006 fu iniettato il vaccino esavalente prodotto dalla multinazionale GlaxoSmithKline.

Alla luce di ciò che poi si è scoperto con la sponsorizzazione del vaccino A/H1N1, e di tanti altri segnali  vale la pena riconsiderare la necessità di ricorrere al vaccino per l'influenza tradizionale, soprattutto per chi non rientra tra le categorie a rischio.

A mio modesto parere sarebbero da riconsiderare anche le categorie a rischio: sanitari, bambini, donne in gravidanza tra il secondo e terzo mese... Eviterei pure qualsiasi campagna promozionale, meglio evitare rischi e valutare bene anche i pericoli dai rimedi contro il raffreddore.

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