
''Come era prevedibile la crisi dei rifiuti in Sicilia sta emergendo con allarmanti analogie con quella della Campania. Inclusa l'esasperazione che spinge i cittadini ad
azioni gravi e sbagliate come quella di incendiare i cassonetti. Una
pratica estremamente pericolosa per l'ambiente e soprattutto per la salute dei cittadini stessi".
Lo dice Ermete Realacci, responsabile ambiente del Pd. "
L'incenerimento 'fai da te' di una sola tonnellata di rifiuti urbani indifferenziati - aggiunge Realacci -
produce enormi quantita' di diossina, con picchi che superano i 1000 micro/grammi per tonnellata. Un valore altissimo che
puo' causare gravi patologie, contaminare acqua, suolo e aria, avvelenando coltivazioni e allevamenti''.
''Da tempo segnaliamo il crescente allarme che arriva dalla Sicilia - prosegue Realacci - figlio della pessima politica di gestione dei rifiuti portata avanti dalla regione, che a tutt'oggi vanta il primato negativo di regione con la più bassa percentuale di raccolta differenziata di tutto il Paese. Con percentuali che non arrivano al 6% di raccolta differenziata, ben al di sotto non solo degli obiettivi di legge, ma anche della stessa Campania prima del picco dell'emergenza''.